venerdì 13 marzo 2009

Uno sbaglio di stampa?











IN CHI RIPORRE LA NOSTRA SPERANZA?

Stiamo passando un momento di crisi economica a livello mondiale dovuta a varie cause determinate dalla data globalizzazione in atto.

Discussioni se ne fanno molte, tentativi di correre ai ripari sono in atto, critiche al sistema bancario ed alle speculazioni in auge negli ultimi anni non mancano, anzi…

Mi è capitato di rivedere tra le varie documentazioni che sto catalogando, un mio articolo che ho usato varie volte in incontri analizzando la congiuntura in cui ci si trovava, soprattutto nella regione amazzonica brasiliana. In tale articolo facevo notare come quasi tutto ciò che accadeva era strettamente legato al “dio danaro”.

E proprio riguardo al denaro ricordavo come nelle sue peregrinazioni e nei suoi discorsi alle folle Gesù Cristo in una sola occasione ha dichiarato che ci sono due realtà che non possono combinare e stare insieme. Vale a dire che, o si sceglie una, o si sceglie l’altra.

Fu quando dichiarò: “Non potete servire a due padroni: o si serve Dio, o si serve il denaro”.

Se poi ricordiamo quello che ci è presentato a varie riprese dalla Sacra Scrittura ( sia Antico come Nuovo Testamento) dobbiamo aver presente che “non si deve porre la propria fiducia e la propria speranza se non in Dio”, dato che tutte le altre realtà sono transitorie e possono venire meno a qualunque momento.

Ed eccoci di fronte alla crisi attuale: il “dio danaro” ci sta tradendo: borse in crollo, banche in fallimento, disoccupazione e tutto il resto che stiamo sperimentando. Se pochi anni fa il “dollaro” tirava e la faceva da dominatore, al suo crollo stanno crollando tutti i piccoli dei ( o demonietti) del pianeta.

Parlando del “dollaro”: avete mai fatto attenzione ad una scritta che si trova sulle banconote del dollaro ( mi pare in tutte le taglie, dalla più piccola alla maggiore )? Ci si trova di fronte ad un assurdo o ad uno sbaglio di stampa che andrebbe corretto al più presto per evitare ambiguità inammissibili.

Per meglio capire potete vedere dalle illustrazioni presentate sopra che cosa è impresso sulla fotocopia di una banconota ( ..sperando di non essere incriminato come falsario…!).

IN GOD WE TRUST “ : NOI SPERIAMO IN DIO, ossia : in Dio è la nostra speranza. Trovandosi impressa tale frase su delle banconote il cui valore è legato all’oro, mi chiedo se non manchi una “ L “ nella frase impressa. Sarebbe più coerente che ci fosse scritto: “ IN GOLD WE TRUST “, non vi pare? Così si eviterebbe di voler mettere insieme Dio e il suo antagonista.

Se invece vogliamo continuare a imprimere tale frase vorrebbe dire che il nostro dio è l’ ORO, simile al vitello d’oro adorato da tanti in passato e che vogliamo continuare ad adorare ancora oggi, nonostante l’amara esperienza che stiamo facendo deponendo tutta la nostra speranza in questo “falso dio”, del quale dovremmo servirci, ma mai lasciarci schiavizzare da lui.

Padre Angelo Pansa. Marzo 2009.

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